Niente mantenimento al figlio precario o fuori corso
Chi possiede immobili deve metterli a frutto o procedere alla vendita. Il fatto stesso di possedere immobili e scegliere di non concederli in locazione o di non alienarli è un elemento da prendere in considerazione per la quantificazione del contributo al mantenimento (Cass. civ., sent. 14371 del 24 maggio 2024)
La revoca dell’assegnazione della casa familiare può essere motivo di revisione, in aumento, dell’assegno divorzile da corrispondere alla moglie che vi abitava con la prole, ove l’immobile rientri nella piena disponibilità dell’obbligato al mantenimento che ne sia proprietario esclusivo (Cass. civ., sent. 7691 del 2024)
In tema di contributo per il mantenimento dei figli, l'età è un parametro importante di riferimento e la valutazione deve essere condotta con rigore proporzionalmente crescente in rapporto all'età dei beneficiari, in modo da escludere che tale obbligo assistenziale possa essere protratto oltre ragionevoli limiti di tempo e di misura (Cass. civ. sent. 2259 del 2024)
In ordine al diritto al mantenimento da parte del figlio maggiorenne, è onere del richiedente provare non solo la mancanza di indipendenza economica - precondizione del diritto preteso - ma anche di avere curato, con ogni possibile impegno, la propria preparazione, professionale o tecnica, e di essersi con pari impegno attivato nella ricerca di un lavoro (Cass. civ., sent. 26875 del 20 settembre 2023)
Nella determinazione dell'entità dell'assegno di mantenimento dev'essere presa in considerazione l'utilità economica rappresentata dall'assegnazione della casa coniugale (Cass. civ., ord. 8764 del 28 marzo 2023)
Nel quadro normativo dell'affidamento condiviso non si esclude la possibilità di disporre l'assegnazione della casa familiare ai figli, con rotazione dei genitori (Cass. civ., ord. 6810 del 7 marzo 2023)
L'alterananza dei genitori nella casa familiare è un opzione che presuppone una seria e concordata organizzazione dei genitori a ciò funzionale, nel rispetto e nell'esercizio della responsabilità genitoriale di ciascuno, che deve rispondere al reale interesse dei minori ed alle loro esigenze di crescita ed essere idoena a consolidare l'habitat e le consuetudini di vita, finalità a servizio della quale è prevista l'assegnazione (Cass. civ., ord. 6810 del 7 marzo 2023)
Il figlio laureato che non si sia impegnato a cercare un lavoro, anche se non è quello che desidera, non ha diritto al mantenimento dei genitori (Cass. civ., ord. 29779 del 2020)
Per la revisione (riduzione o aumento) dell'importo dell'assegno di mantenimento, l'interessato deve presentare istanza al giudice allegando tutti i documenti che attestino il motivo della richiesta di revisione
(Cass. civ., sent. 18530 del 7 settembre 2020)
Il fatto che il marito separato si trasferisca all'estero non è un motivo valido per ottenere la riduzione dell'assegno di mantenimento a meno che non dimostri che le sue condizioni economiche siano peggiorate (Cass. civ., ord. 18612/2020)
La mera perdita del lavoro non costituisce oggettiva impossibilità di fare fronte alle obbligazioni economiche
(Cass. civ., sent. 39411 del 24 agosto 2017)