AVVOCATO esperto IN nullita' matrimoniALI
E DELIBAZIONI

Studio LEGALE A PESCARA

L'avvocato Colalongo vanta competenza specifica in materia di diritto canonico.
Offre consulenza stragiudiziale nelle cause di nullità di matrimonio ed assistenza giudiziale
in tutta Italia dinanzi alle Corti d'Appello per la delibazione delle sentenze ecclesiastiche.

DIRITTO CANONICO E SACRAMENTO DEL MATRIMONIO
Per la Chiesa il matrimonio è un sacramento e la sua celebrazione richiede che il consenso sia posto tra un uomo e una donna giuridicamente abili, che ne sono i ministri, secondo le solennità previste dalla legge canonica.
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Cause canoniche di nullità del matrimonio

I motivi di nullità del matrimonio riguardano la mancanza della forma canonica, la presenza di impedimenti dirimenti non dispensati oppure un vizio o difetto del consenso. Esistono poi, in altre situazioni, le condizioni per chiedere la concessione della dispensa, per un matrimonio non consumato o non sacramentale.
Vista l’importanza del consenso matrimoniale, si è sempre data grande attenzione a questa realtà e a quello che, a vari livelli, può impedire un valido consenso.
Nella maggior parte dei casi, i capi di nullità del matrimonio riguardano possibili difetti e vizi del consenso (cann. 1095-1099, 1101-1103), che possono sorgere da un’incapacità psichica, da un difetto volontario del consenso o da un vizio della libertà del consenso medesimo. Per potersi avere nullità del matrimonio, essi devono essere presenti al momento dello scambio del consenso.

Consulenza e costi del processo di nullità matrimoniale

Preliminare al processo si pone la consulenza iniziale, che ha lo scopo di verificare la sussistenza o meno di una possibile nullità del matrimonio, l’individuazione degli eventuali capi di nullità, il foro competente e l’eventuale aiuto per la preparazione del libello da presentare al Tribunale Ecclesiastico e dei documenti da allegare al medesimo. Il costo da sostenere per una causa canonica di nullità riguarda due voci: il contributo richiesto dal Tribunale Ecclesiastico per le spese processuali e l’onorario per l’Avvocato, detto patrono.
Il Tribunale Ecclesiastico richiede per le spese processuali alla parte attrice un contributo di 525 euro. Qualora la parte convenuta nomini un patrono di fiducia o usufruisca dell’assistenza di un patrono stabile, le si chiede un contributo di 262,50 euro; mentre non è tenuta ad alcuna contribuzione ove partecipi all’istruttoria senza patrocinio, anche in caso di acquisizione di prove ammesse dal giudice su sua richiesta. L’onorario per gli avvocati, salva la possibilità per ragioni economiche del gratuito patrocinio, è compreso tra un minimo di 1.575 e un massimo di 2.992 euro, oltre gli oneri fiscali previsti dalla legge. I regolamenti dei singoli Tribunali Ecclesiastici possono fornire ulteriori precisazioni. 

La delibazione di sentenze ecclesiastiche

Attraverso il procedimento di delibazione, da instaurarsi dinanzi alla Corte di Appello nel cui distretto è compreso il comune ove fu trascritto il matrimonio concordatario, viene attribuita efficacia giuridica nella Repubblica italiana alle sentenza pronunciata dal Tribunale Ecclesiastico. La domanda può essere presentata da un solo coniuge nei confronti dell’altro oppure congiuntamente e richiede la presenza di taluni presupposti processuali, tra cui il rilascio da parte del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica del cosiddetto exequatur, il decreto attestante l’esecutività, secondo il diritto canonico, della sentenza ecclesiastica di nullità. La Corte d’Appello compie gli accertamenti del caso e verifica che ricorrano le condizioni per rendere esecutiva la sentenza ecclesiastica nell'ordinamento italiano. Per produrre i suoi effetti, la delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio canonico deve essere trascritta nei registri dello stato civile. La delibazione fa venire meno gli effetti civili del matrimonio dal giorno della sua celebrazione e fa venire meno l’esigenza del divorzio, laddove esso non sia già intervenuto.

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